lunedì 27 gennaio 2014

SCHIZOFRENIA

Di Howard Poe


Una delle malattie più difficile da destreggiare, è certamente la schizofrenia. La patologia, in quanto tale, si distingue per un'alterazione del comportamento, dell'affettività, e del vissuto sociale, del malato in essere.
I sintomi comuni, si rifanno ad allucinazioni di carattere uditivo, e visivo. La persona ha una cognizione alterata della realtà. Vede e sente cose, che di fatto non esistono. Sono concrete solo per lui, si palesano a lui soltanto, e ciò aumenta il livello di paranoia.
Perchè il mondo reale, il mondo dei sani, diventa un vissuto abitato da persone che complottano contro di te, che con cinismo e disincanto, dubitano delle tue asserzioni. La persona malata si sente defraudata della sua integrità, non si fida più di nessuno, finisce per isolarsi. Forte di quel mondo patologico che anzichè liberarlo, lo mette in gabbia.
La malattia, tende a manifestarsi in età adulta. Risente del peso della genetica. Tuttavia, gli abusi di sostanze alcoliche o stupefacenti, possono essere determinanti nell'insorgere della schizofrenia. Al contempo, l'alterazione della personalità può manifestarsi in seguito ad una grande depressione.
I malati di schizofrenia, oltre che attraverso un percorso terapeutico, vengono curati con la somministrazione di un farmaco antipsicotico, che inibisce o sopprime del tutto, l'attività del recettore della dopamina, e della serotonina. La vita media di un malato di schizofrenia, è di 15 anni più breve rispetto a quella delle persone comuni.
Rimane un grande assillo; una persona che ha un senso così alterato della realtà, può sostenere un normale decorso lavorativo? Solo se sedato, e con molte cautele. Ma allora, il vissuto del malato non ha deroghe, non ammette vie di scapo, aiuti, sostegni? Questo è un problema dentro il problema. Ad ora, la schizofrenia è una della malattie più intense, più nette, più misteriose, che colpiscono la mente umana.

Sitografia immagine


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